I fratelli Brazzale vincono il Premio Thiene 2021
I premi più belli sono quelli che non ti aspetti e ti arrivano da chi ti conosce bene e ti vede operare tutti i giorni.
Ed è per questo che siamo felici di annunciare il “PREMIO THIENE” conferito alla nostra azienda dalla città di Thiene (VI).
La motivazione: “Il premio è dato all’azienda per la capacità imprenditoriale, perché sa ben coniugare tradizione familiare e innovazione e perché sa ‘stare’ sul territorio, interagendo con esso e rivestendo un ruolo attivo nella promozione culturale, sociale, ecologico e del benessere della famiglia e dei lavoratori”.
Il Premio Thiene viene assegnato ogni anno al soggetto o istituzione che abbia guadagnato la gratitudine della comunità cittadina per il proprio operato nel campo del sociale, del lavoro o della cultura.
Ed è stato proprio il sindaco, Giovanni Battista Casarotto, a consegnare l’ambita fontana di Bacco e Arianna ai tre fratelli, Gianni, Roberto e Piercristiano Brazzale. Le sue parole hanno sottolineato il contribuito dell’azienda per far diventare Thiene capitale veneta del latte, che trova nel mercato e nella Borsa Merci la sua espressione più qualificata.
Ma quello fra la città di Thiene e la Brazzale è un rapporto di lungo corso, fatto di vicinanza, non solo geografica, e di tante iniziative in moltissimi settori, quali attività sportive, musicali, educative, sociali, parrocchiali, che l’amministrazione thienese ha voluto premiare. A Thiene, nel 1966, Fiorella Benetti Brazzale, madre dei tre fratelli, ha fondato l’Istituto Musicale. Stretti sono i rapporti di collaborazione con l’Orchestra Crescere in Musica e la scuola Ludus Musicae, nonché con i principali istituti scolastici superiori, tra i quali il Liceo Corradini (di cui tutti e tre i fratelli e loro figli sono stati allievi e del quale l’avv.Roberto è stato presidente per 10 anni) e l’Istituto Tecnico Agrario Ceccato, che la nostra azienda ospita annualmente in Moravia.
“Questo premio ha per noi un grande valore simbolico – ha commentato Roberto Brazzale – perché riconosce l’importanza, per il territorio, dell’azione di internazionalizzazione compiuta dalla nostra azienda negli scorsi vent’anni. Non è chiudendosi o chiedendo protezione, ma aprendosi ed espandendo i propri cicli produttivi nel mondo che si produce ricchezza a favore della comunità locale, nonché occasioni di lavoro sempre più numerose e qualificanti sull’onda del progresso di idee e cultura che l’apertura internazionale porta con sé”.
Con un po’ di emozione, il sindaco Casarotto ha concluso la cerimonia con un monito, che facciamo nostro: “Non rimandiamo ad un altro tempo né demandiamo ad altri. E’ questo il tempo e spetta a ciascuno di noi fare la propria parte”.