Il Ponte dei Sospiri nel quadro più bello del 2015
Venezia Stabat Mater, di Tommaso Ottieri vince la seconda edizione del premio “Eccellenti Pittori – Brazzale”, ideato da Camillo Langone e sostenuto dal Gruppo Brazzale.
Zanè (Vi), 12 gennaio 2016. Un’allegoria della condizione umana contemporanea, sospesa tra la minaccia della condanna all’oscurità e la tensione verso la libertà. La contrapposizione tra dolore e speranza, luce e tenebre. Il Ponte dei Sospiri con il suo carico di drammaticità e sofferenza, affidatogli dalla storia, è il drammatico protagonista del quadro italiano più bello dipinto nel 2015. Si intitola “Venezia Stabat Mater”, è stato realizzato dall’artista partenopeo Tommaso Ottieri e ha vinto la seconda edizione del concorso Eccellenti Pittori – Brazzale, l’unico fra i grandi premi d’arte dedicato esclusivamente alla pittura.
Ideato da Camillo Langone con lo scopo di promuovere gli artisti italiani contemporanei, e sostenuto dall’azienda casearia Brazzale, il concorso ha visto la partecipazione, in qualità di giurati, di 24 importanti esponenti della cultura e dell’imprenditoria, del mecenatismo e dell’economia, da Camilla Baresani a Nicola Porro, da Guido Martinetti a Stefano Bonaga e Roger Scruton a Franco Maria Ricci.
Il Premio “Eccellenti Pittori – Brazzale” ha preso in considerazione tutti i quadri dipinti da pittori italiani pubblicati nel 2015 sul sito www.eccellentipittori.it, vero “diario della pittura italiana vivente”. Tutte le opere sono state attentamente analizzate, senza discriminazioni di età, stile, curriculum. La giuria ha infine decretato il quadro migliore dipinto in Italia negli ultimi 12 mesi. Il dipinto di Ottieri è un olio su tela cm 150×220, appartenente al ciclo di opere Stabat Mater, e risulta quanto mai attuale alla luce dei fatti cui l’intera umanità è chiamata ad assistere ogni giorno. Collegamento reale – ma anche simbolico – tra la reclusione più oscura e l’inquisitore, il Ponte dei Sospiri di Ottieri colpisce per la potenza dei contrasti
“Lontano dai codici estetici del concettualismo e iperrealismo, spiega Il pittore, “Venezia Stabat Mater” è un’opera contemporanea che utilizza un luogo riconoscibile e un linguaggio comune a tutti, quello della pittura figurativa, per trasmettere l’intensità di un’emozione come quella del dolore e della sofferenza, rappresentata dall’oscurità e dalla penombra soffusa tipica di una città come Venezia. La stessa oscurità che viene interrotta da un bagliore luminoso, quasi accecante, che fa svanire le tenebre e va a definire uno stato di speranza, simile alla condizione di candore rappresentato dalla Vergine ai piedi del crocefisso nell’opera di Jacopone da Todi, nel momento di più tragico. Lo scenario drammatico è forse una allegoria al mondo in cui viviamo? Forse. Sta poi allo spettatore far suo il messaggio”.
Nato a Napoli nel 1971, Ottieri, dopo la Laurea in Architettura all’Università Federico II di Napoli, nel 1996 vince una Borsa di Studio, che lo porta nelle isole Cicladi, in Grecia, a studiare i canoni dell’arte e dell’architettura biocompatibile. Si stabilisce per due anni a Santorini, dove lavora come architetto e apre il proprio atelier di pittura in Oia. Nel 1998 fonda con Pietro Renna lo studio di Architettura MERO. La sua attività artistica si afferma, quando dopo la mostra a Castel dell’Ovo nel 2006 (“Sirene”, a cura di Giovanna Procaccini), comincia a esporre anche all’estero: Académie Royale des Beaux-Arts a Liegi e poi Parigi, Mosca, Madrid (due volte, alla Galeria Patricia Acal, nel solo 2013).
“L’opera di Ottieri dimostra che la pittura italiana anche oggi esprime straordinari talenti, eredi della più grande e importante tradizione artistica – commenta Roberto Brazzale, presidente del Gruppo Brazzale e promotore del Concorso Eccellenti Pittori – Questi artisti sono testimonianza di quella inclinazione naturale per la bellezza che, favorita da un ambiente naturale meraviglioso e da un sontuoso patrimonio artistico, lascito delle passate generazioni, ha permesso anche alla cultura alimentare del nostro paese di diventare la più amata del mondo”. Brazzale è la più antica azienda casearia italiana, attiva da ben otto generazioni. Particolarmente attenta alla valorizzazione e preservazione del territorio, è da tempo impegnata nel sostegno dell’arte italiana e internazionale, organizzando direttamente l’Asiagofestival e, dal 2014, sostenendo il premio Eccellenti Pittori.
I 24 della giuria 2015 del concorso Eccellenti Pittori Brazzale
Adriana Giotta
Aurelio Picca
Camilla Baresani
Camillo Langone
Celeste Pisenti
Chiara Civello
Corrado Beldì
Daniel Canzian
Daniele Kihlgren
Edoardo Camurri
Edoardo Nesi
Franco Maria Ricci
Giancarlo Aneri
Giuseppe Culicchia
Guido Martinetti
Martino Zanetti
Nicola Porro
Pier Carlo Bontempi
Richard Millet
Roberto Brazzale
Roger Scruton
Stefano Bonaga
Tommaso Pandolfo-Fanchin
Tonino Cacace
Camillo Langone
Camillo Langone vive a Parma dopo avere collezionato un buon numero di città (Potenza, Vicenza, Verona, Caserta, Viterbo, Pisa, Bologna, Reggio Emilia, Trani…). Ha pubblicato nove libri, l’ultimo dei quali è “Eccellenti Pittori. Gli artisti italiani di oggi da conoscere, ammirare, collezionare” (Marsilio). Scrive sul Foglio (sulle cui pagine ha inventato la figura del critico liturgico) e su Il Giornale, occupandosi in particolar modo di letteratura, architettura, enogastronomia, oltre che ovviamente di arte contemporanea.
Brazzale Spa
Attiva nel mondo del latte già dal 1784, Brazzale è la più antica azienda familiare italiana del settore lattiero caseario, in attività ininterrotta da almeno otto generazioni. Oggi il Gruppo vanta sei stabilimenti produttivi sparsi in tutto il mondo, in Italia, Brasile, Cina e Repubblica Ceca e impiega complessivamente oltre 700 dipendenti, per un fatturato che nel 2014 ha superato i 150 milioni di euro. Opera sul mercato con i marchi: Burro delle Alpi, Burro Fratelli Brazzale, Zogi, Verena, Alpilatte, Brazzale, Silvipastoril e Gran Moravia. Dal 2003, a Litovel, in Moravia (Repubblica Ceca), produce il formaggio Gran Moravia, stagionato poi in Italia, a Zanè. Tutti i prodotti del caseificio di Litovel vengono realizzati con il latte della Filiera Ecosostenibile Brazzale, che nel 2011 ha ottenuto la certificazione di tracciabilità secondo le norme UNI EN ISO 22005:2008. Sempre in Repubblica Ceca, Brazzale ha realizzato la catena di negozi propri con insegna La Formaggeria Gran Moravia, che oggi conta 18 punti vendita di prodotti della tradizione italiana, cento commessi, oltre 4mila scontrini al giorno e un totale di oltre 1.500.000 clienti all’anno. Per il 2016 sono previste altre aperture, sempre in Repubblica Ceca. Un punto vendita La Formaggeria Gran Moravia, inoltre, è stato aperto, nel novembre 2013 in Cina, a Shanghai.