Il Brazzale Science Nutrition & Food Research Center (BSC) presenta i nuovi laboratori intitolati a Tino Brazzale
Sono dedicati alla ricerca analitica e tecnologica i laboratori di Cogollo del Cengio (Vi), che apriranno ufficialmente le porte il 9 aprile 2024 per la cerimonia di inaugurazione. Fondati da Fernando Tateo e Monica Bononi (UniMi), sono intitolati a Tino Brazzale, per lunghi anni responsabile tecnico dell’azienda e padre dei fratelli Gianni, Roberto e Piercristiano.
Zanè (Vi) – 9 aprile 2024. A tre anni dalla nascita del Brazzale Science Center, la storia della ricerca scientifica accademica in azienda, a servizio dell’innovazione, si arricchisce di un nuovo capitolo: il 9 aprile 2024 alle ore 11.00 si tiene, presso la sede di Cogollo del Cengio (Vi), la presentazione e inaugurazione dei nuovi Laboratori di Ricerche Analitiche del Brazzale Science Center che sono dedicati a Tino Brazzale, dottore in chimica industriale e per lunghi anni responsabile tecnico dell’azienda. Fondati dal Prof. Fernando Tateo, Ordinario di Scienze e Tecnologie Alimentari UniMi, e dalla Prof. Monica Bononi, Associato di Scienze e Tecnologie Alimentari UniMi, i laboratori del Centro BSC svolgono ricerche analitiche e tecnologiche per assolvere al compito di sostegno e valorizzazione nutrizionale del latte e derivati oltre a svolgere attività di Ricerca e Sviluppo nella gestione dell’estesa produzione Brazzale. A presiedere l’attività del Brazzale Science Nutrition & Food Research Center sono Roberto Brazzale e Piercristiano Brazzale. “In un momento così bello il pensiero va al nostro papà Tino, “el dotòre”, ai suoi studi universitari padovani in chimica industriale, al suo luminoso laboratorio di analisi di Zanè dove abbiamo trascorso assieme a lui tanto tempo della nostra infanzia, alla sua grande bontà d’animo, al suo amore per la razionalità, la matematica, i giochi enigmistici, gli animali. Grazie alla profonda formazione umanistica di cui ha goduto quella generazione sapeva collocare la scienza e le sue applicazioni al servizio dell’uomo e del bene, strumento e non fine. Refrattario alle vuote convenzioni ed ai falsi miti viveva nella semplicità lontano dalla mondanità, rifugiato tra le cose importanti. “Letterato per vocazione, industriale per necessità”, come fu definito, si dedicò a pittura e scrittura, ci ha insegnato a riconoscere la bellezza e la preziosa funzione della letteratura, dell’arte figurativa, della musica che in casa veniva vissuta con pieno coinvolgimento nell’attività concertistica della mamma, da lui accompagnata con passione ”, scrive Roberto Brazzale.
Le caratteristiche dei nuovi laboratori
La sede dei laboratori di Cogollo del Cengio (VI) dispone di strumentazione di alto livello scientifico, coprendo le attività di cromatografia in fase liquida ed in fase gassosa, corredate di sistemi di riconoscimento per spettroscopia MS ed MS/MS. Il parco di strumentazioni analitiche del BSC, che ha già visto la fase di collaudo, è abilitato a studi di caratterizzazione delle materie prime e di prodotti finiti per il settore lattiero-caseario, ma spazia in applicazioni di larga finalità tecnologica in settori differenziati correlati all’industria dei prodotti dolciari e derivati, pur con finalità nutrizionali diverse.
“I nuovi laboratori di BSC hanno per obiettivo primario in tecnologia l’impiego di sostanze naturali ed in analitica l’identificazione e il controllo delle sostanze naturali. Prediligono quelle attività che permettono di realizzare prodotti in cui la natura si esprime al suo massimo livello. Ma perché le materie prime, come il latte o la panna, possano esprimersi appieno è necessaria la conoscenza profonda della loro intima natura. Il latte è una materia prima di straordinaria complessità e le caratteristiche dei prodotti finiti dipendono dalla sua composizione, legata a fattori ambientali e gestionali che possono essere conosciuti in modo impensabile grazie all’impiego di avanzata strumentazione e di competenza in ricerca. Non a caso i laboratori sono intitolati a Tino Brazzale: leggendo la sua tesi di laurea è evidente come lui avesse già chiaro che le caratteristiche dei prodotti finiti sono il risultato delle proprietà naturali del latte e alla ottimale combinazione dei molteplici composti di cui è ricchissimo”, spiega Roberto Brazzale. “Nei laboratori ci sono gli strumenti e le tecnologie necessarie per realizzare l’obiettivo superiore del Centro di ricerca: una conoscenza finalizzata a far esprimere al meglio la natura e le sue incomparabili meraviglie. E’ questa la visione che guida BSC, su cui si è trovata subito intesa con i Prof. Fernando Tateo e Monica Bononi istituendo un articolato contratto di ricerca attraverso il Di.S.A.A.- UniMi. Un’intesa anche filosofica, umana e di fusione fra missione imprenditoriale e scientifica”.
Tino Brazzale: letterato per vocazione, industriale per necessità
Valentino Brazzale – il “dottor Tino”, come tutti lo chiamavano – dicono Roberto Brazzale e F.lli – ha dedicato la sua vita professionale allo sviluppo del burrificio industriale Burro delle Alpi di Zanè, potenziato negli anni ’50 con il nuovo impianto, da primato per tecnologia e dimensioni, accanto al primo burrificio industriale degli anni ’20. Accanto al burro, Tino Brazzale aveva seguito da vicino la produzione pionieristica del formaggio Grana Padano nella pianura vicentina dopo la seconda guerra. Tra gli anni ’80 e ’90 ha vissuto la grande evoluzione delle tecnologie di confezionamento, sia del burro che dei formaggi. Nato a Zanè nel 1922, laureato in chimica industriale all’Università di Padova con una corposa tesi sul burro, Tino Brazzale era amato per la sua grande umanità e per la vivida intelligenza; curioso e arguto aveva compilato tutti i numeri de “La Settimana enigmistica” fin dal primo numero, e il suo amico di gioventù Luigi Meneghello ne aveva, sotto pseudonimo, raccontato la vivacità in “Libera nos a Malo”. Atleta di buon livello aveva tra i suoi amici più cari campioni olimpici e primatisti, che poteva frequentare al centro di atletica federale di Schio. Ha sempre sostenuto la moglie concertista Fiorella Benetti, nelle attività concertistiche, nella fondazione del festival musicale “Asiagofestival” e dell’Istituto Musicale Città di Thiene. Persona riservata e anticonvenzionale, Tino Brazzale rifiutava ogni apparizione o carica pubblica ed aveva al centro della sua vita la propria famiglia.