Expo 2015: il Gruppo Brazzale rende omaggio allo scultore Alexander Calder al motto “Freedom will save the planet”
L’azienda lattiero casearia più antica d’Italia presente all’interno di Padiglione di Federalimentare con una installazione che richiama le opere dell’artista scomparso 40 anni fa
Milano, 30 aprile 2015. Una scultura mobile che richiama lo stile inconfondibile di Alexander Calder per rappresentare “la metafora di ogni sistema ottimale che, attraverso la capacità di adattarsi all’imprevedibile, trova in ogni istante un nuovo equilibrio, perfetto perché mai definitivo. Un modo per rappresentare una società, un sistema economico, un’azienda, in maniera opposta rispetto a chi invoca quelle rigidità nel mercato che finiscono per accumulare dannosi, irrimediabili squilibri.”
È attraverso questa installazione che il Gruppo Brazzale, la più antica ma innovativa realtà italiana del settore lattiero-caseario, ha deciso di raccogliere la sfida lanciata da Expo Milano 2015, ponendola come presenza centrale del suo spazio all’interno del padiglione di Federalimentare CibusèItalia riservato alle aziende dell’agroalimentare che con i loro prodotti hanno scritto la storia del cibo e dell’alimentazione del nostro paese.
Nell’installazione, realizzata in metallo e plexiglass e ideata da Roberto Brazzale, presidente del Gruppo, assieme all’art director Daniele Cazzola e al fabbro artigiano Tonino Apolloni, ciascuna delle “placche” colorate che compongono la struttura, appese a un esile scheletro di metallo, riportano simboli grafici e testi che raccontano in forma sintetica la vita dell’azienda. A far da sfondo una parete su cui si espande un grande getto bianco di latte. Al termine di Expo 2105, la scultura verrà “liberata” e fatta muovere all’interno della nuova sede commerciale e amministrativa che il gruppo sta realizzando a Zanè (Vi).
L’originale struttura di Alexander Calder cui si ispira l’opera era stata realizzata in occasione dell’Esposizione universale e internazionale di Montréal, nel 1967 e proprio all’artista statunitense la Tate Modern di Londra dedicherà, a partire dal prossimo mese di novembre, una grande e attesissima retrospettiva a 40 anni dalla morte.
Oltre allo spazio all’interno del Padiglione, il Gruppo Brazzale sarà presente, a partire dal mese di luglio e fino a settembre, all’esterno del Padiglione stesso, con uno stand allestito sul Decumano, la via principale che attraversa il sito di Expo. Qui i visitatori potranno conoscere le Filiere Ecosostenibili Brazzale e degustare tutti i prodotti dell’azienda, dal formaggio a lunga stagionatura Gran Moravia, a Verena, paste filate Zogi, oltre al nuovissimo burro F.lli Brazzale e allo storico Burro delle Alpi.
“Fin dalla prima volta che vidi un’opera di Calder, da ragazzino al Centre Pompidou di Parigi – racconta Roberto Brazzale – fui colpito dalla bellezza di quelle strutture esili, dai loro colori fondamentali, dalle loro linee naturalistiche, dal loro movimento elegante e leggero, un mondo a sé, libero, sospeso e indifferente, pago della propria celestiale, equilibrata perfezione: “Art should be happy and not lugubrious”. L’esatto opposto di ciò che siamo abituati a chiamare scultura, pietra o bronzo ben poggiati su poderosi basamenti, magari carica di grevi significati mondani. Curiosamente, negli anni, la conoscenza del mondo e l’esperienza della vita sociale, economica e finanziaria, mi hanno portato sempre più a considerare le sculture mobili di Calder come la metafora di ogni sistema ottimale, un complesso di elementi collegati ma dotati di indipendenza, costantemente pronti a reagire agli squilibri inevitabilmente indotti dal movimento libero ed autonomo di ciascuno degli altri elementi anzi, la cui bellezza veniva esaltata dal proprio movimento, solo apparentemente casuale, perché in realtà realizzava in ogni istante un nuovo, perfetto equilibrio, perfetto perché mai definitivo. Questa articolata fiera di simulata precarietà, lungi dal creare un senso di anarchia disordinata, in realtà, suggeriva la lettura del meraviglioso principio unificatore che la informava, che si sente tanto invisibile quanto poderoso, quello della gravità. Così ci piace immaginare una società, un sistema economico e finanziario, un’azienda”.
“Le sculture mobili di Calder insegnano che lo scopo di ogni costruzione complessa, di un sistema economico come di una singola azienda, dovrebbe perseguire quello che Taleb ha definito l'”antifragilità”, cioè la capacità di adattarsi in continuo all’imprevedibile, incessante, meraviglioso svolgersi delle vicende naturali, di cui l’uomo è protagonista. Di converso – prosegue Brazzale – ogni intervento dell’uomo che introduce nei sistemi fattori di rigidità, che rendono i sistemi adatti a funzionare soltanto al verificarsi di una delle infinite possibilità che la vita e la storia in continuo riserva, ne minaccia la capacità di riequilibrio e porta nel tempo all’inevitabile, traumatica rottura”.
“Sentiamo Calder come un involontario, meraviglioso profeta della libertà responsabile e del mercato – conclude Brazzale – un cantore che dissacra e svela, attraverso la forza ingenua della bellezza, la precarietà fallace di ogni ideologia e di ogni presunzione umana”.
Brazzale Spa
Attiva nel mondo del latte già dal 1784, Brazzale Spa è la più antica azienda familiare italiana del settore lattiero caseario, in attività ininterrotta da ben otto generazioni. Oggi il Gruppo vanta sei stabilimenti produttivi sparsi in tutto il mondo, in Italia, Brasile, Cina e Repubblica Ceca e impiega complessivamente oltre 500 dipendenti, per un fatturato che, nel 2013, ha superato i 163 milioni di euro. Opera sul mercato con i marchi: Burro delle Alpi, Burro F.lli Brazzale, Zogi, Verena, Alpilatte, Brazzale, Silvopastoril e Gran Moravia. Dal 2003, a Litovel, in Moravia (Repubblica Ceca), produce il formaggio Gran Moravia, stagionato poi in Italia, a Zanè, dove realizza da sempre burro, formaggi freschi e paste filate. Tutti i prodotti del caseificio di Litovel vengono prodotti con il latte della Filiera Ecosostenibile Brazzale, che nel 2011 ha ottenuto la certificazione di tracciabilità secondo le norme UNI EN ISO 22005:2008. Sempre in Repubblica Ceca, Brazzale ha realizzato la catena di negozi propri con insegna La Formaggeria Gran Moravia, che oggi conta 15 punti vendita, cento commessi, oltre 4mila scontrini al giorno e un totale di oltre 1.500.000 clienti all’anno. Per il 2015 sono previste altre quattro aperture, sempre in Repubblica Ceca. Un punto vendita La Formaggeria Gran Morava, inoltre, è stato aperto, nel novembre 2013, a Shanghai, in Cina.