Piercristiano Brazzale, quattro anni da presidente della Federazione Mondiale del latte. L’ultimo discorso: “L’allevamento dei bovini è Net zero”
Una standing ovation, al World Dairy Summit di Parigi, chiude la presidenza di Fil-Idf del più giovane dei fratelli che guidano l‘azienda di Zanè (Vi). Caratterizzata da una grande passione e da un instancabile lavoro, che lo ha portato a incontrare istituzioni e personalità in ogni angolo del globo. E a firmare, con la Fao, la Paris dairy declaration on sustainability.
Zanè (Vi) – 24 ottobre 2024. “Per me, appassionato fin da bambino della scienza e del latte, guidare questa organizzazione è stata la realizzazione del più grande sogno. Sedermi al tavolo con i maggiori e più qualificati esperti mondiali del settore è stato avvincente ed emozionante. In questi quattro anni ho imparato molto. Durante questi giorni a Parigi molti mi hanno detto: sei stato una fonte di ispirazione. Ecco, questo è ciò che mi ha dato più soddisfazione”. Interrotto da continui applausi, l’ultimo discorso da presidente della Federazione Mondiale del latte di Piercristiano Brazzale, il 15 ottobre nel corso del World Dairy Summit 2024 a Parigi, si è chiuso con una standing ovation dei 1631 delegati e rappresentanti istituzionali provenienti da 63 nazioni diverse. Il giorno prima, lunedì 14 ottobre, l’assemblea generale della federazione ha inoltre insignito Piercristiano Brazzale del titolo di membro onorario, prestigioso riconoscimento riservato a chi ha contribuito in maniera eccezionale alla federazione e concesso raramente nel passato.
World Dairy Summit 2024: l’intervento di Piercristiano Brazzale a Parigi
“Questo mio discorso sarà molto diverso rispetto agli altri. Infatti, sarà l’ultimo da presidente e voglio approfittarne per raccontarvi la mia straordinaria esperienza in questi quattro anni, provando a trasferirvi quanto ho vissuto e come ho cercato di contribuire al bene della Idf e di tutto il settore lattiero caseario”.
La presentazione che scorre alle spalle del presidente uscente, il primo italiano della storia di Fil-Idf, è una carrellata di immagini fotografiche: volti, sorrisi, costumi tradizionali, strette di mano, capi di Stato e ministri, massimi rappresentanti di aziende, organizzazioni nazionali e internazionali, personalità varie, simposi internazionali e figure pittoresche da varie parti del Mondo, tra cui le più colorate sono quelle delle donne indiane che trasportano il latte sulla testa con i tipici contenitori. La sintesi di una presidenza e anche del lavoro che Idf svolge, con la sua attività scientifica e di ricerca, e di tutti coloro che rappresenta. E’ durante la cerimonia di apertura che interviene Piercristiano Brazzale, focalizzandosi sulla straordinaria capacità del settore lattiero-caseario di nutrire una popolazione mondiale in rapida crescita con prodotti sicuri e nutrienti, mantenendo fede al proprio carattere sostenibile. Poi gli auguri al nuovo presidente eletto, il canadese Gilles Froment, che guiderà la federazione per i prossimi quattro anni, e un pensiero finale al frutto di tutte le fatiche di una filiera che nutre oltre 6 miliardi di persone nel mondo: “L’arte e la tecnica casearia sono patrimoni dell’umanità alla pari dei capolavori artistici. Sono entrambi frutto della fantasia e della genialità umana e sono basati sulla scienza e su tecniche in comune. Troviamo analogie perfino tra i provoloni e le colonne corinzie degli affreschi della scuola del Veronese”, dice scherzando Brazzale.
Gli incontri istituzionali, dalla FAO al Vaticano: una presidenza vissuta con grande passione. Per spiegare che il dairy non è il problema ma è parte della soluzione
Viaggiare per il mondo, connettendo regioni e persone. Rappresentare il settore lattiero caseario alle conferenze sul clima mostrando quanto il dairy sia virtuoso e spiegando che l’allevamento non è il problema ma è una parte della soluzione. Promuovere l’innovazione e le nuove tecnologie. Intorno a questi tre obiettivi si è sviluppata la presidenza Brazzale: “E’ stato un lavoro molto intenso, che mi ha consentito di partecipare ad innumerevoli forum e riunioni ai massimi livelli”, spiega.
Molti gli appuntamenti e gli incontri del presidente con gli stakeholders con cui Fil-Idf collabora (FSS, Food system summit, EDA, FAO, IAFN, CDIA, OMS, CODEX, WOAH, UNEP, ONU, Vaticano etc.), anche con l’obiettivo di rinforzare e migliorare i rapporti con queste importanti organizzazioni. Al World Dairy Summit di Parigi, mentre ripercorre questi eventi, Brazzale racconta del suo incontro con il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, a gennaio 2024: “La sua prima domanda è stata: ma è vero che le vacche inquinano e sono causa del climate change? Ci ho messo poco a spiegargli che non è così. Alla fine, mi ha ringraziato per le preziose informazioni e mi ha ricordato che anche Gesù Cristo viene rappresentato tra il bue e l’asinello alla sua nascita e che il settore dell’allevamento contribuisce al sostentamento di miliardi di allevatori e operatori del settore”. Subito dopo l’incontro in Vaticano, Brazzale si è trasferito alla Fao, dove è stato ricevuto in udienza privata dal direttore generale QU Dongyu per discutere delle moltissime collaborazioni tra le organizzazioni e dei progetti futuri, tra cui la Paris declaration on sustainability, lanciata il 15 ottobre durante il WDS di Parigi. Tanti anche gli endorsement della politica. Il World Dairy Summit in India, nel 2022, è stato aperto dal primo ministro Narendra Modi e durante i 4 giorni di congressi, hanno partecipato anche i 10 ministri più importanti del governo. Non da meno è il congresso a Chicago nel 2023, con la presenza del segretario all’Agricoltura, Tom Vilsack, e di molte altre autorità. A Parigi, nel 2024, sfumata all’ultimo minuto la prevista partecipazione del presidente Emmanuel Macron a causa di impegni internazionali improvvisi, WDS ospita il ministro dell’agricoltura, Annie Genevard, e molte altre personalità di governi, tra cui la ministra dell’agricoltura indiana e quella cilena, oltre ai presidenti e amministratori delegati di tutte le più grosse aziende francesi (Danone, Savencia, Eurial, Sodial etc.) e internazionali (Arla, Friesland Campina, Saputo, Yili, Meij, Morinaga, Dairy farmers America, Agropur, Lala etc) . “Tutto questo”, spiega Brazzale, “dimostra quanto siano importante il settore dairy e la Idf nel suo lavoro nel fornire le basi scientifiche lungo l’intera filiera e nella sua comunicazione basata sulla scienza”.
Perché il settore lattiero caseario è indispensabile
“Il nostro settore continua ad essere sotto intenso attacco da più fronti, dagli ambientalisti e animalisti fino ai sostenitori di diete a basso o nullo apporto di prodotti di origine animale. Se parliamo di ambiente e diete sostenibili, siamo convinti e vogliamo continuare a dimostrare che il settore lattiero-caseario ricopre un ruolo strategico nei sistemi alimentari sostenibili. Il settore lattiero-caseario crea economie resilienti e durature attraverso sistemi alimentari sostenibili. Ma troppo spesso, di fronte agli attacchi che il nostro settore subisce da più fronti, vedo un atteggiamento difensivo, a volte addirittura passivo. Dobbiamo cambiare il nostro approccio ed essere più proattivi e propositivi, coscienti che i nostri prodotti rappresentano un elemento di base di qualsiasi dieta equilibrata, hanno un valore nutrizionale ineguagliabile e sono fondamentali per soddisfare gli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Onu”. Due i messaggi principali che la presidenza Brazzale lascia in eredità.
Il primo è che nella fase di allevamento la produzione del latte è sostanzialmente net zero. Questo significa che gli animali che producono latte (vacche, capre, pecore etc.) non stanno aggiungendo nuovo carbonio all’atmosfera. Brazzale: “I bovini non emettono un atomo di carbonio in più di quello che ingeriscono alimentandosi. E come entra nel ciclo alimentare il carbonio strutturale del foraggio che mangiano le mucche? Il 98-99% della razione quotidiana è costituita da piante la cui struttura e composizione derivano dalla fotosintesi. E queste emissioni vengono compensate ogni anno dalla fissazione e dal riciclo. Ecco come l’agricoltura si differenzia da tutte le altre attività umane, come l’industria o i trasporti, che generano emissioni nette utilizzando il carbonio immagazzinato nei combustibili fossili. Il nostro lo chiamo ‘circolo virtuoso del bestiame’ (circularity of cow emissions).
Per tutte queste ragioni il carbonio emesso dalle vacche da latte e da tutte le altre specie da latte è definito biogenico, cioè fa parte di un ciclo naturale rinnovabile in perpetuo. Qualsiasi discussione sulle emissioni di carbonio della nostra produzione deve partire da questo presupposto. Questo non significa che non dobbiamo agire per ottimizzare le nostre emissioni, come ad esempio ridurre la quantità di metano emesso dalle vacche. Molto è stato fatto e molto resta da fare, ma dobbiamo essere orgogliosi di ciò che facciamo”.
La seconda riguarda l’impatto del settore zootecnico e delle sue catene di trasformazione e distribuzione sui mezzi di sostentamento. Brazzale: “Stiamo parlando di emancipazione femminile e occupazione giovanile, della salute delle persone e del pianeta. Pensate che il settore da lavoro a più di 400 milioni di donne, con decine di milioni di aziende agricole condotte da donne, principalmente in India e in Africa. Inoltre, il pascolo è in grado di trasformare ciò che è immangiabile per gli esseri umani in cibo altamente nutriente, contribuendo al mantenimento e al miglioramento degli ambienti naturali e della biodiversità. Per esempio, della soia si usano i residui dell’estrazione della parte usata nell’alimentazione umana. Inoltre, in molte parti del mondo, l’allevamento del bestiame può essere integrato con l’agroforestazione, ottimizzando l’impatto ambientale e il benessere degli animali. Con il nostro lavoro quotidiano contribuiamo a garantire la sicurezza alimentare e nutrizionale, con i sottoprodotti dei nostri cicli produttivi forniamo energia rinnovabile”.
Paris dairy declaration on sustainability
Un momento storico per l’industria lattiero-casearia mondiale è stata la firma della Dichiarazione di Parigi sulla Sostenibilità da parte del Presidente Fil-Idf Brazzale Piercristiano e dell’assistente del direttore generale e direttore produzione e salute animale della Fao, Thanawat Tensin. In occasione del World Milk Summit 2024 della International Dairy Federation a Parigi, la comunità lattiero-casearia internazionale si è riunita venerdì 18 ottobre per firmare la Dichiarazione di Parigi sulla sostenibilità, riaffermando così l’impegno comune a favore di una trasformazione sostenibile del settore. Un testo cruciale che rafforza la nostra responsabilità collettiva nella lotta contro il cambiamento climatico e nella promozione di pratiche sostenibili. Il Consiglio e l’assemblea generale della Fil-Idf hanno affidato a Brazzale il ruolo di leader di questa iniziativa che sarà portata avanti nei prossimi anni, in stretta collaborazione tra Fil-Idf e Fao. Gli impegni chiave includono: comunicazione degli obiettivi di sostenibilità quantificati con scadenze chiare; condivisione di buone pratiche all’interno del settore per accelerare l’adozione di soluzioni sostenibili; sostegno all’innovazione con incentivi per rendere il settore lattiero-caseario più sostenibile, garantendo al tempo stesso che gli attori di questo settore possano continuare a vivere adeguatamente la propria professione.
I principali eventi internazionali durante la presidenza
Conduzione del WDS 2021 (World dairy summit) Copenaghen (DN)
Conduzione del WDS 2022 Nuova Dehli (IN)
Conduzione del WDS 2023 Chicago (US)
Conduzione del WDS 2024 Parigi (FR)
CAC Codex general assembly 2020
UNFSS (Food system summit) (2021) New York
Presentazione del Pathways to Dairy Net Zero Initiative (2021)-Roma Fao
Pre summit FSS, 22 luglio 2021 Roma Fao
COP26, COP27, COP28 rappresentante del settore latte globale
UNFSS Roma alla Fao (2023)
Zenith Globl Global Dairy Congress Laval (Fr) e London (2021, 2022 e 2023)
Dairy Olympics Kazhakistan (2022, 2023)
CFS 50 meetings and online Webinar The voices of stakeholdres, Fao Rome 2022
EDA Annual Meetings (2022, 2023) Madrid e Bruxelles
GDP Annual Meetings (2021, 2022, 2023-2024) Copenaghen, Amsterdam, Chicago e Parigi
FEPALE Congress (2022-2024) Quito(Ecuador) e Panama City
ESADA conference (2023)-Kampala(Uganda)
IDA Dairy Industry Conference (2023, 2024) Gandhinagar e Hyderabad (India)
World Dairy Industry Conference, Hot-Hot Cina (2023)
CDIA dairy industry conference, Changsha-Cina (2024)
First Asia-Pacific dairy conference-Kochi (IN June 2024)
FAO First Global Conference on Sustainable Livestock Transformation 2023-Roma-Fao
IUFOST Global conference-2024 Rimini (Italy)
International milk Buffalo Conference-2024 Napoli (Italy)
Udienza privata con segretario di Stato Vaticano Parolin 2024
Incontro ufficiale con il Direttore generale, i vice direttori e i direttori dipartimento della FAO 2024
IDF International Symposium on Sheep, Goat and Other non-Cow’s Milk , 2020
7th edition of the IDF International Cheese Science and Technology Symposium, 2021
IDF Nutrition and Health symposiums 2021, 2022, 2023,2024
IDF/ISO Analytical Weeks 2022, 2023
8th ParaTB Forum 2022
Launch of the the IDF global Carbon Footprint standard for the dairy sector, India 2022
Launch C-seq LCA guidelines for calculating carbon sequestration in cattle production systems
IDF Fermentation Symposium 2022
DF Milking Technologies Symposium 2023
Fil-Idf: la più importante organizzazione mondiale del settore lattiero caseario
Nata nel 1903 a Parigi, la Federazione internazionale del latte (Fil-Idf) è il più importante organismo mondiale del settore, cui aderiscono, da oltre 60 paesi, tutti gli attori della filiera: agricoltori, trasformatori, cooperative, industrie, università, centri di ricerca, governi, rappresentanti dei ministeri competenti (salute, agricoltura, etc) e numerose altre organizzazioni. Il presidente viene eletto ogni quattro anni dai membri dei paesi che vi aderiscono e il suo mandato non è rinnovabile. La Federazione è l’unico riferimento tecnico-scientifico del settore e rappresenta il mondo del latte presso le organizzazioni intergovernative come la Fao, l’Oms, la WOAH e l’Onu, i governi nazionali e gli enti sovranazionali come l’Unione europea, oltre a presiedere, per il settore lattiero caseario, alla compilazione del Codex Alimentarius che definisce gli standard internazionali e le norme relative a sicurezza e qualità degli alimenti e ne regola il commercio mondiale. Inoltre, in collaborazione con la ISO, fornisce tutte gli standard per le metodologie analitiche del latte e derivati.